oggi, quattro novembre, un quasi folto gruppo di attivisti, ha quasi minacciato la presenza della gendarmeria europea nella sua roccaforte di vicenza…
vari esponenti, dal mondo, in particolare dal sud america e dalla spagna, in anticipo sulla tappa vicentina della marcia della pace, hanno risposto, al manifesto propagandato dalle istituzioni "grazie ragazzi", con un visibile, quanto elegante, "grazie al c—o!".
ecco tre degli attivisti più agguerriti, che ha fronteggiato con più fermezza, lo stabile della gendarmeria europea. attenti quanto pronti ad intervenire, con un occhio sempre vigile, e agile nel rispondere alle evenienze, sul medesimo stabile, che nasconde anche la caserma dei carabinieri.
com’è continuata la cosa?
beh, le cose sono scappate di mano, il delirio… basti dire che come nei racconti dei "i miei ragguardevoli sabati sera" sono dovuti arrivare auto blu, lampeggianti, caramba, e ci hanno tirato giù i nomi…
perchè?
siccome l’azione, aveva minaccito una defezione di massa delle forze di controllo sociale, temendo che la santa barbara passasse nelle mani ribelli, arrivano quattro caramba sulla caramba-mascin, e altri tre dalla caserma, ci sgamano e ci dicono:
"Oh! Basta, eh? Questo è un giorno di rispetto" e allora noi:
"Si o no?" e loro: "Buoni!" e noi: "A che ora ti
chiamo?" e ci mettiamo con aria di sfida coi piedi sull’isola spartitraffico.
Loro estraggono i manganelli, un taqquino con la penna e ci tirano giù
i dati dai documenti.
poi non avendo ancora domato le volontà, perchè pensavano che ci saremmo buttati supini
imploranti il perdono di vino, ma la realtà era un’altra! arriva quindi anche la macchina dela digos con la sua infernale sirena saettante!
Ci avevano colto in fragrante e ci avevano pure riconosciuti; anzi, avevano
riconosciuto la frangetta della M.!! E allora ci fanno: "Ueh!"
e noi: "Mah" e loro: "i soliti! e quello… è nuovo?" e ci hanno
tirato giù i nomi anche loro.
ecco le scene più calde della contestazione…
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Giovedi, al termine dell’esercitazione organizzata dal Coespu, un gruppetto di sette persone aveva organizzato una protesta in via Medici, davanti alla caerma Chinotto dove ha ede il Centro di eccellenza. I manifestanti, in lotta contro la militarizzazione, avevano esposto dei cartelli ironici contro l’attività degli uomini in divisa, chiedendo che i fondi finanziati dai governi per le spese militari siano destinati ad altre priorità.
I sette attivisti -due i vicentini- sono stati identificati e successivamente denunciati per manififestazione non autorizzata. Non avevano chiesto il permesso, né avevano scritto in questura per segnalare il loro sit-in silenzioso.