un giorno come tanti…
ma non certo per chi è stato al centro palladio…
ecco un primo assaggio di come agiscono le truppe americane… la fanno da padroni…
mi sentivo braccato, dovevo entrare per reperire del materiale che solo li avrei potuto trovare… lo odio quel posto, per motivi etici, e forse, una persona a cui ho mensionato il progetto che ho in mente… è una spia!
tutte le entrate erano sorvegliate…
mi stavano aspettando…
per fortuna, mentre ero li a pensare sul da farsi, un soldato è arrivato per portare l’ordine di andare a dare rinforzi all’entrata sul retro…
lasciando così sguarnito un lato della sorveglianza, che io abilmente ho sfruttato a mio favore.
sapevo che ero stato fortunato, ma che mi mettevo nella rischiosa situazione di cadere in una trappola in cui io stesso mi ci ero intrufolato.
tant’è vero che vi mostrerò tre delle foto scattate che fanno capire cos’è uscire di casa con i militari
ad ogni angolo, militari che se la possono prendere con chiunque pur
di avere ogni sera un carico di sospetti da mandare nelle loro carceri
segrete per estorcere informazioni e confessioni…
ringrazio mr. K. che mi ha trasportato per la città con la sua macchina che era pulita, una macchina mai segnalata alle polizie internazionali.
non posso mostrarvi o dirivi altro… è tardi, e il bunker criptato, che ringrazio per il supporto dato, da cui ora stò scrivendo, stà per chiudere. devo salutarvi…
è una questione della mia, e soprattutto della vostra sicurezza.
vive la résistence!
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viva