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lupin l’anarchico

ultimamente sono diviso tra le mie due identita', in particolare stò cercando di curare un pochino di piu' quella ufficiale, e per questo sono un po' assente dal blog.

ma almeno un post alla settimana lo garantisco (questo almeno nelle mie intenzioni)

non tutti sanno (specialmente il dott. P.) che il cartone di lupin III otre ad essere bellissimo (la prima serie) ha anche il valore aggiunto di essere didattico per una (ma non per "la") morale anarchica (di cui è pregno tutta la serie)

le radici del peche' si puo' trovarla nella wikipedia:

Alexandre Jacob, meglio noto come Marius Jacob, (Marsiglia, 1879 – 28 agosto 1954) è stato un anarchico francese, ispiratore del personaggio romanzesco Arsenio Lupin, il ladro inafferrabile, di Maurice Leblanc. Usò il furto ai danni di ricchi borghesi per finanziare il movimento anarchico francese…

l'articolo continua con una chicca per tutti i fan del libro "in ogni caso nessun rimorso" di Cacucci:

…Jacob ebbe tutta l'ammirazione di un altro bandito anarchico: Jules Bonnot. Quest'ultimo ebbe modo di parlare del suo eroe (nascondendo probabilmente l'ammirazione) con sir Arthur Conan Doyle, autore di Sherlock Holmes, perché per un certo periodo fu il suo autista personale.

quando mi avvicinai al lupin III, non esisteva la parola internet, ancor meno la wiki, al tempo dovevamo alzare le orecchie al momento giusto per acoltare le parole che sentivamo …e bisognava stare attenti, cogliere le sfumature per saperle interpretarle. (non come P. che oltre a margot non seppe vedere 😉

ecco il primo inno anarchico quindi che ho imparato.

6 Comments

  1. Uno wrote:

    Eh peccato che Leblanc abbia STRAVOLTO la figura del Duro a Uccidere (si si sempre il mitico Jacob), trasformandolo da anarchico pieno di ideali a perfetto donnaiolo, borghese e di sangue blu, che rubava solo per diletto e non per necessità (e con “necessità” intendo quella di finanziare le lotte di molti compagni).

    Si, lupin NON è un buon esempio.
    So che il paragone è ben triste, ma è quasi come vedere la faccia del “CHE” che pubblicizza i voli della Meridiana…

    Ah per dovere della cronaca il libro su Jacob è edito in Italia da Anarchismo, ma è andato esaurito con il passare degli anni.
    Lo potete trovare ancora alla distribuzione di El Paso Occupato a Torino, raggiungibile anche mezzo posta o emailz (elpasodistro@ecn.org)

    mercoledì, Marzo 21, 2007 at 3:34 pm | Permalink
  2. paolo wrote:

    il cartone animato di lupin è certamente una delle poche opere d’arte che ci ha regalato la televisione berlusconiana, per non parlare della canzone della sigla: …sembra giusto però non si fa… neanche un pò… a me però però!…?! che anche se in questo tratto non ho mai capito, è bellissima e mi fa sognare. non sono molto ferrato sul personaggio letterario di leblanc, che non ho mai letto, ma posso dirmi istantaneamente d’accordo con pirate sulla forte “carica anarchica” del personaggio del cartone animato, soprattutto nelle forme, nella struttura della narrazione e nelle azioni dei personaggi, che, se vogliono, possono saltare dalle mongolfiere sui tetti dei biplani, rimanere appesi in tre attaccati l’uno alle scarpe dell’altro mentre una scaletta calata dall’abitacolo di un elicottero li trasporta in mare aperto… è anarchico tutto ciò? certocerto va contro il buon senso comune, a volte contro le leggi della fisica classica; un pò mi ricorda le avventure di un certo cosimo di rondò, che ho tanto amato…
    al di là delle tette dell’irraggiungibile margot, la più troia e la più borghese di tutte nel cartone, ciò che non passa in secondo piano è la fierezza del buon gighen e l’inossidabile coraggio del buon ghemon, dispiegazione materiale della sua intesa spiritualità, i quali son sempre pronti a rimproverare lupin nei momenti in cui si lascia andare a “borghesi tentazioni”. Borghesi tentazioni spesso tirate in ballo da ZaZa’ per incastrare lo scaltro ma a volte incauto ed istintivo Lupin, il quale però non si fa mai afferrare! è sempre libero all’inizio e alla fine di ogni puntata, e anche quando il tesoro non esiste o per vari motivi alla fine viene perduto, lupin e i suoi amici sono contenti lo stesso perchè l’obbiettivo è stato in ogni caso raggiunto: scappare dalle sgrinfie di zenigata e ricomparire all’inizio della puntata successiva non ricchi, non schiavi di qualsivoglia dovere morale o materiale imposto loro dagl’o nei confronti degli eventi prossimi a venire o già avvenuti, ma liberi di affrontarli a stile libero, senza pesi sulla “coscienza”, perchè essa è pulita: lupin non ha mai fatto male a nessuno, e quando gli capita di fare come robin hood ,lo fa, a volte controvoglia, magari aiutato dalle parole dei suoi due amici, non certo da quelle di margot…
    detto questo, boh! che tipo di esempio dovrebbe dare lupin terzo? è un inno, non un esempio, è un bellissimo cartone molto animato

    mercoledì, Marzo 21, 2007 at 6:47 pm | Permalink
  3. Dott. P wrote:

    Il dott.P non discute sull’anarchismo di Alexandre Jacob. Né sul fatto che il cartone animato a lui ispirato sia bellissimo. Nondimeno sarebbe un’esagerazione dire che sia un cartone animato anarchico.

    ..e ora…

    I CONSIGLI DEL DOTT. P

    L’istinto di morte
    di Jacques Mesrine (coedizione di Nautilus e El Paso, traduzione di R. Moretto, con la collaborazione di A. Chersi, I. de Caria, Striknine e P. Marangon)
    (…)
    L’autore è un ladro, un assassino, un rapinatore, un ribelle totale: dichiarato il “nemico pubblico numero uno” in Francia negli anni Settanta, si è dimostrato un maestro nell’arte dell’evasione. Audace e violento, ha condotto una lotta personale contro la società borghese e i suoi recinti: dal lavoro, al carcere, alla famiglia.
    (…)
    Sorprende che, in un periodo in cui il noir e le memorie criminali siano tanto popolari in Italia, nessun editore commerciale italiano abbia pensato di pubblicare L’istinto di morte. La risposta viene da se. C’è un sedimento di rivolta nella scrittura di Mesrine che non si può diluire troppo facilmente. Leggete le pagine contro il lavoro e il suono della sveglia mattutina e capirete di cosa sto parlando.
    (…)

    http://www.carmillaonline.com/archives/2007/03/002187.html

    venerdì, Marzo 23, 2007 at 5:41 pm | Permalink
  4. Miss A wrote:

    è il mio regista-disegnatore preferito, un genio, e lupinnIII è opera sua. forse nn sarà un cartone animato anarchico, ma sa risvegliare il bambino che c’è in noi ( e i bambini nn sono anarchici per natura?).. anche mia nonna che pur diceva sempre che se fosse nata uomo (o in un altra epoca) avrebbe fatto il carabbiniere (Oo) si guardava lupinIII con noi… e forse sognava Valanzaska

    lunedì, Marzo 26, 2007 at 9:47 am | Permalink
  5. tostoini wrote:

    baldo giovane, il presente commento non ha nessuna attinenza con lupin ma non ho trovato un indirizzo mail a cui scrivere e quindi ..ho visto le foto delle cose che hai realizzato durante la manifestazione di vicenza, che mi sono piaciuti molto (come tutti gli altri del resto) e ti volevo segnalare questo link
    http://www.duemilaresistenze.it/index.php?option=com_content&task=view&id=28
    ..ecco.

    mercoledì, Marzo 28, 2007 at 5:25 pm | Permalink
  6. pirate wrote:

    …ruba solo i soldi a chi ne ha di piu’ / per darli a chi non li ha…
    e l’osso duro lupin inseguito dai cani poliziotti, ooops, poliziotto?
    ma comunque ti prego di leggerti quali sono le radici del personaggio letterario a cui si ispira.
    nulla toglie che fai dei disegni che mi son piaicuti un botto (come sagiamente direbbe cartman)

    mercoledì, Aprile 11, 2007 at 1:43 am | Permalink