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attacco alla libertà di stampa, rastrellamenti a costabissara in cerca della tipografia clandestina del boccale di vicenza

ieri sera, dopo una serata a degustare chianti, con mister m. (mister m. l'ho salutato che era collassato sul tappeto e questa mattina mi ha scritto :"episodio di ipotensione arterisosa seguito da vomito. incapacità a deambulare su due gambe…":), e mi son detto: "vediamo cosa succede alle 2 di notte nella ridente località di costabissara", e fu così che girai il manubrio della bicicletta verso il centro della movida.

aspettandomi la solita calda accoglienza scanzonata che si trovano nelle notti di ottobre lungo le strade asfaltate dei paesi del profondo nordest produttivo, rimasi stupito di travare un'iquietante silenzio interrotto solo da qualche macchina che si allontanava delle pianura padana… capii così che c'era qualcosa di strano… e nonostante il livello alcolico, l'ardore da staffetta partigiana ciclomunita era alle stelle.

pianificai di acquattarmi e raggiungere il cuore del paese attraverso piccole strade laterali

mai decisione presa fu più saggia e ravveduta.

ecco cosa rabbuiava il luogo dove, quando ero piccolo, ero solito trovare l'ingresso del tendone della piccola octoberfest italiana, solo che si fa a giugno e per questo ai più è nota solo come "sagra della birra e del wurstel di costabissara"…

soldatini small man carro armato no dal molin azione pirate lavori street art vicenza iron tank vicenza

un carro armato!!!

mi strinsi tra le spalle, mi coprii con dei rami nella speranza di sfuggire ai cannocchiali con intensifiatori di luce di cui probabilmente era munito il carro armato. incrociai le dita al pensiero che poteva avere attivato anche il visore termico.

mi sentivo come un giornalista che saliva sulle navi da crocera durante la seconda guerra mondiale, per poter descrivere notizie in prima persona, sull'affondamento e sui soccorsi. altri tempi, pionieri giornalisti, ubriachi creativi, passato e presente, connubio eterogeneo e bizzarro, ma questo era il momento storico che vivevo.

ma ecco arrivare la squadra di 5 uomini che veniva coperto nell'avanzata dal carro armato.

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mi sentivo come quello che fotografò lo sbarco in normandia, perchè casualmente stava passando di la…

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purtroppo se non vi ricordate le foto dello sbarco, è inutile andarle a cercare in internet…

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…perchè furono tutte distrutte per un errore di laboratorio.

ma io avevo una macchina digitale, e nessun fotografo maldestro poteva rovinarmi il reportage!

🙂

e mentre ero li nascosto, ho capito grazie al mio profiquo inglese claudicante, il perchè di questo dispiegamento di mezzi.

gli americani se l'erano presa perchè non ricoprivano, diversamente dal solito, il solito status di supereroi nella colonna del blog del boccale di vicenza. anzi a volte vengono un po' presi in giro, e con un'altro tacito accordo con l'attuale amministraione, hanno potuto raccogliere informazioni attraverso intercettazioni telefoniche illegali. non erano molto risoluti, non avendoli trovati nel primo sito temevano in un anello debole della task force che magari avesse ricoperto il ruolo di delatore, tutto ciò poteva rovesciarsi in un grande boomerang mediatico che gli tornava sui denti. il gatto doveva prendere il topo prima che il topo se ne accorga.

man mano che decodificavo frammentariamente le conversazioni tra ufficiali in collegamento radio, riuscii a intuire qual'era stata la chiave di volta di questo intrigo internazionale al limite della fanta-politica: come al solito la brillante intelligence del boccale, che spesso rifornisce il blog e il movimento con notizie della massima riservatezza, intuendo la morsa che avrebbe potuto infierirgli un duro colpo, ha giocato le sue carte con l'invidiabile ironia degna di un libro di  iam fleming. gli 007 costabissaresi hanno sfalsato le coordinate nel satellite americano per farli invece arrivare nella casa del sindaco giovanni (sforza italia) di costa.

quando capii che gli ammericani si stavano ritirando e che il boccale era sano e salvo sono andato a portare al sicuro le foto, sai mai che una tempesta magnetica mi faccia l'equivalente di un fotografo distatto che ditrugge delle immagini storiche.

appena raggiunsi casa, ripensai incredulo all'avventura trascorsa, e ho guardato attraverso il satellite di gooooooglez earth, ed ecco quello che trovai zoommando:

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non era stato, un delirium tremens! 

2 Comments

  1. paolo zicenliato wrote:

    mitico il zatellite! veramente una bella gita mi ha fatto fare il pirate!

    giovedì, Ottobre 25, 2007 at 4:27 pm | Permalink
  2. supernova wrote:

    vista la situazione vicentina…non mi stupisce la visione alterata…
    comuque complimenti per il reportage…la dice lunga sulla possibilità di falsificazione dell’informazione.

    martedì, Novembre 20, 2007 at 5:49 pm | Permalink